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I profili social aziendali: cosa fare in caso di cessione attività




L'altro giorno mi è capitato di leggere sulla pagina di una piccola azienda locale il seguente messaggio: "A causa delle cessione dell'attività, questa pagina non sarà più il riferimento per l'azienda XYZ"


Lavorando nel campo del web marketing sono saltato sulla sedia perché è inconcepibile che nell'era dei social network, del commercio 2.0 qualcuno consideri ancora una pagina aziendale un "semplice prolungamento de suo profilo personale"... Cosa intendo?


Facciamo un esempio pratico: mettiamo che voi state per comprare un ristorante ben avviato, concordate il prezzo con il proprietario e firmate il contratto. Il giorno dopo vi accorgete che chi vi ha ceduto l'attività si è portato via l'intera cucina! Come vi comportate?


In Italia non esiste una vera e propria legge che tutela i profili social come parte integrante dell'attività, sì può solamente fare riferimento all'art. 718 del Codice Civile che disciplina le pertinenze, presupponendo che la pagina Facebook o il profilo Twitter siano equiparabili a queste.


Pertanto in caso di cessione di un'attività il comportamento dovrebbe essere il seguente:


  • Venditore deve essere disposto anche a passare la gestione dei profili social aziendali, che sono uno strumento dell'azienda stessa

  • Acquirente deve chiedere la gestione dei profili stessi, anche nel caso ci fosse in programma un cambio del nome dell'attività, che su Facebook è possibile a determinate condizioni.


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